Il colore secondo Paola Mattioli – Intervista agli invitati del PcT 2018

Il tema del Premio Città di Treviglio di quest’anno è “Colore sempre vivo”. Lei utilizza spesso il bianco e nero. Come influisce sulla percezione dell’immagine la scelta di restituirla a colori o in bianco e nero?

Le due fotografie scelte con la curatrice Sara Fontana per la mia partecipazione all’edizione di quest’ anno del Premio Città di Treviglio fanno parte della serie Fabbrico, dedicata nel 2005 al lavoro operaio nella cittadina in provincia di Reggio Emilia in cui – oltre alla storia politica e alla storia della fabbrica – era particolarmente importante descrivere il rapporto città-campagna. Ho così pensato di dedicare le fotografie in bianco e nero ai ritratti e quelle a colori al territorio.

Avrei anche potuto realizzare le fotografie tutte in bianco e nero o tutte a colori, ma ho pensato che l’alternanza mi avrebbe dato qualche strumento in più, e avrebbe contribuito a costruire un ritmo su due piani nella sequenza.

Per i ritratti la scelta del bianco e nero è stata per me in un certo senso obbligata: per dare intensità, per entrare in contatto con il soggetto, per approfondirlo; mentre il colore mi avrebbe portata a una distrazione dal dato umano principale, a una immagine che sarebbe sembrata un po’ più occasionale.

Il colore è stato invece essenziale per il racconto del territorio, per mettere in risalto la contemporaneità delle fotografie e per dire quanto, in quella situazione, città e campagna siano particolarmente contigue. Mi riferisco soprattutto a colore verde, che ho cercato di sottolineare il più possibile, anche in fase di stampa, per tessere il filo conduttore del racconto, come se Fabbrico stessa richiedesse il colore verde.

Le due fotografie esposte raccontano per esempio il dialogo di un improbabile condominio verde con un portone dal quale si accede direttamente in mezzo al verde.

Se devo guardare all’indietro, ai miei lavori in generale, vedo che fin dall’inizio ho usato il colore con una certa parsimonia, usandolo solo nei casi in cui era strettamente necessario.